DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE

COS’E’?

La successione è un evento attraverso il quale uno o più soggetti subentrano in tutti i rapporti giuridici, attivi e passivi, di cui era titolare il de cuius.

CHI DEVE EFFETTUARLA?

Sono obbligati a presentare la dichiarazione di successione:

  • i chiamati all’eredità (per legge o per testamento, anche se non hanno ancora accettato l’eredità, purché non vi abbiano espressamente rinunziato) e i legatari, ovvero i loro rappresentanti legali
  • gli immessi nel possesso dei beni, in caso di assenza del defunto o di dichiarazione di morte presunta
  • gli amministratori dell’eredità
  • i curatori delle eredità giacenti
  • gli esecutori testamentari
  • i trust.

Se più persone sono obbligate alla presentazione della dichiarazione è sufficiente presentarne una.

Soggetti esonerati

Non c’è obbligo di dichiarazione se l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e l’attivo ereditario ha un valore non superiore a 100.000 euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari. Queste condizioni possono venire a mancare per effetto di sopravvenienze ereditarie.

La dichiarazione deve essere presentata entro 12 mesi dalla data di apertura della successione che coincide, generalmente, con la data del decesso del contribuente.

QUANTO VERSARE ?

Sul valore complessivo dei beni e dei diritti compresi nell?asse ereditario si applicano le seguenti aliquote:

  • 4% per i coniugi ed i parenti in linea retta (figli, genitori, nonni, nipoti, ecc.), con franchigia di 1.000.000 di euro per ogni beneficiario;
  • 6% per fratelli e sorelle, con franchigia di 100.000 euro per ciascun beneficiario;
  • 6%, senza franchigia, per i parenti in linea collaterale fino al 4° grado (zii, cugini, ecc.) e gli affini sino al 3° grado (suoceri, generi, nuore, ecc.);
  • 8%, senza franchigia, per tutti gli altri soggetti.

In presenza di beni immobili, sono dovute anche l’imposta ipotecaria (2% sul valore lordo degli immobili) e l’imposta catastale (1% sul valore lordo degli immobili); nel caso si tratti di prima casa, tali imposte sono pari a 200 euro ciascuna. Sono dovute l’imposta di bollo e la tassa ipotecaria  per ogni ufficio del Territorio territorialmente competente.

La voltura catastale

La voltura catastale consiste nell’aggiornare gli atti conservati in catasto, sia del Catasto Terreni che del catasto Fabbricati.
La domanda di voltura va presentata all’Agenzia delle Entrate – Territorio competente (quello nella cui Provincia è stato registrato l’atto o presso quello dove ricadono i beni trasferiti) entro 30 giorni dalla registrazione dell’atto stesso (rogito, ordinanza, sentenza, Dichiarazione di Successione, ecc.). Se vi sono più cespiti (urbani e terreni) nello stesso comune dovrà essere utilizzata una domanda di voltura per gli immobili urbani ed una per i terreni.
Alla domanda di voltura, che aggiornerà gli intestatari catastali per tenere in evidenza i trasferimenti da una persona ad un’altra, vanno allegati nel caso della Dichiarazione di Successione i seguenti documenti:
copia della Dichiarazione di Successione rilasciata dall’Agenzia delle Entrate;
copia dell’eventuale testamento (in caso di Successione testamentaria);
copia del verbale della eventuale rinuncia all’eredità.

Con l’introduzione della trasmissione telematica della dichiarazione di successione è possibile richiedere la voltura catastale in automatico dei beni immobili, senza ulteriori adempimenti presso gli uffici del catasto.

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